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L’EXTREME FOREST è il principe incontrastato del fuoristrada duro e puro. Il suo disegno aggressivo lo rende particolarmente adatto ad un utilizzo per il fuoristrada estremo al 100%. Il battistrada direzionale combina una doppia fascia di tasselli centrali con delle massicce sculture laterali.
Disegno molto aggressivo adatto al fuoristrada estremo con Tacchetti mediamente più alti del 30% rispetto alla migliore concorrenza. Le gomme presentano palette laterali molto pronunciate per la massima trazione laterale su tutti i tipi di terreno.
Pneumatico ricostruito 90% off-road 10% asfalto

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1  Sicurezza
Sicuri, testati e certificati come i pneumatici nuovi.
Un pneumatico ricoperto è un pneumatico ricostruito: da un precedente pneumatico viene completamente sostituito il battistrada.
La ricostruzione è possibile in quanto la struttura di un pneumatico, la parte interna portante, ha una solidità per avere una vita molto più lunga di quella del battistrada. Successivamente alla centratura e all’equilibratura, il processo di vulcanizzazione fonde la struttura vecchia con la copertura nuova.
La soluzione del pneumatico ricoperto sta rivoluzionando il commercio dei pneumatici per il trasporto aereo e per il trasporto stradale pesante (nel trasporto pesante la “ricopertura” di un pneumatico è possibile per massimo tre volte, mentre per le automobili una volta solamente).
Si tratta di un pneumatico sottoposto ai medesimi controlli di sicurezza e qualità di un pneumatico completamente nuovo.
Questo soprattutto considerando il fatto che per la ricostruzione dei pneumatici, non vengono scelti a caso i pneumatici usati.


2  Risparmio
Un pneumatico rigenerato può costare la metà dell’equivalente nuovo.
La spesa energetica per rigenerare un pneumatico, rispetto alla spesa per creare un pneumatico completamente nuovo è inferiore del 70%!
Il processo di ricostruzione di un pneumatico preserva – si immaginino i risparmi di spesa per le aziende produttrici – l’80% del materiale di un pneumatico, che avrebbe previsto altrimenti l’eliminazione tramite incenerimento o per deposito in discarica.
 
3  Ambiente
Un pneumatico a basso impatto in inquinamento ambientale e sonoro
Per la produzione di un pneumatico nuovo il consumo di greggio solitamente è tra i 20 e i 28 litri. Per la produzione di un pneumatico ricoperto si parla di 5,5 litri: il 75% in meno.
Non solo: si pensi allo smaltimento del pneumatico in discarica: ci vogliono 100 anni almeno perché si elimini completamente un pneumatico sotterrato.
 
4  Resistenza
Un pneumatico ricoperto come uno nuovo prevede una vita del pneumatico con lunga durata, bassa resistenza al rotolamento sull’asfalto (un pneumatico usurato non garantisce una buona resa proprio per questo). Quindi complessivamente garantisce maggior chilometraggio, meno consumo di carburante e meno produzione di CO2.
Un pneumatico rigenerato è sicuro e resistente come un pneumatico nuovo.
 
5  Efficienza
I vantaggi sull’asfalto sono gli stessi di un pneumatico nuovo.
Un pneumatico nuovo presenta un battistrada che garantisce al tuo veicolo un minor consumo, e quindi un’efficienza maggiore. Con la stessa quantità di carburante, potrai percorrere più strada.
Il tutto con un pneumatico a basso impatto sull’ambiente e sul tuo portafoglio.

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Perché scegliere di montare un pneumatico di Mario Ziarelli?

Perché io e la mia Famiglia da più di 60 anni ricostruiamo pneumatici e possiamo dire che la nostra “Esperienza” è fondata su qui piccoli particolari che giorno dopo giorno, prova dopo prova, hanno maturato in noi quella conoscenza che ci permette di avere una gomma sicura e con alte prestazioni.

Quali garanzie da un Pneumatico ricostruito?

Noi siamo i primi utilizzatori dei nostri pneumatici, li testiamo nel fango, nel fuoristrada e in tutte le condizioni più estreme; oltre alle prestazioni la nostra prima attenzione è alla “SICUREZZA”. L’attenzione alla fase produttiva è scrupolosa, sia io che mio fratello seguiamo in prima persone la produzione, dalla ricerca della stocca, a tutte le fasi di ricostruzione della gomma, fino al test prima della messa su strada. Offriamo inoltre la garanzia di un anno sul pneumatico e assicuriamo il nostro pneumatico contro qualsiasi evenienza per offrire a i nostri clienti la sicurezza in qualsiasi condizione di fuoristrada.

Perché vi definite ecologisti?

Perché ricostruire un pneumatico vuol dire “Riciclare”, vuol dire recuperare le gomme che vengono distrutte, quindi vuol dire portare attenzione all’ambiente. Ricostruendo un pneumatico stiamo facendo del bene al Pianeta.

Perché siete leader nel settore del fuoristrada?

Perché le nostre gomme oltre a essere sicure hanno quelle caratteristiche differenzianti per ogni tipo di situazione, per affrontare le condizioni più estreme.
Essendo noi i primi utilizzatori abbiamo capito quali sono le caratteristiche necessarie per avere le migliori prestazioni dai nostri pneumatici.
Abbiamo disegnato i nostri battistrada per ciascun utilizzo; fango, ghiaia, sassi e per tutti i fondi più insidiosi. Questo grazie all’utilizzo del 30% in più di tacchetto rispetto a tutti i pneumatici della concorrenza, Inoltre sui modelli più “estremi” i tacchetti si estendono oltre la spalla del pneumatico, formando delle “palette” che massimizzano la trazione laterale.

Possiamo riassumere che la nostra Esperienza è garanzia di sicurezza ad alte prestazioni, per pneumatici ricostruiti per il fuoristrada 4×4.

Per maggiori informazioni siamo a disposizione oltre ad invitarti presso la nostra sede di Bastia Umbra.

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Dalle contravvenzioni sino all’omicidio stradale, i rischi di chi non viaggia sicuro sono tanti e costano caro…

Con la strada resa scivolosa da pioggia o neve, la visibilità precaria e le condizioni meteo sfavorevoli, il primo motivo per cui rispettare i “segnali invernali” è semplice: evitare uscite di carreggiata e incidenti, anche gravi. Ma l’altra valida ragione per osservare scrupolosamente la segnaletica è tenersi alla larga dalle multe, preservando portafogli e punti della patente. Non solo: al di là dei verbali da Codice della Strada, in determinate situazioni può entrare in gioco anche il Codice Penale, per la precisione il reato di omicidio e lesioni stradali, introdotto nel marzo 2010 per limitare i sinistri più pesanti…


Un tris in crescendo


1 – Obbligo di pneumatici invernali o catene da neve: prima multa. Il classico segnale tondo blu con la gomma catenata impone di viaggiare, da quel punto, con pneumatici invernali oppure, in alternativa, con catene da neve montate. In città la multa è di 41 euro, ma si tratta di casi rarissimi. Lo dice l’articolo 7 del Codice della Strada, che riguarda la “Regolamentazione della circolazione nei centri abitati. Fuori città, il verbale è di 85 euro: questa è la situazione di gran lunga più frequente (articolo 6). Infatti, l’ente proprietario della strada può “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o ghiaccio”. Invece, il cartello rettangolare che impone pneumatici invernali oppure, in alternativa, catene da neve a bordo si trova generalmente fuori città: contravvenzione di 85 euro per chi non lo rispetta. Regola introdotta nel 2010, con legge 120.


2 – Dotazioni invernali: seconda multa. Dopo aver preso una prima multa fuori città, occorre dotarsi di pneumatici invernali o di catene da neve: solo in questo caso, si può proseguire. Chi invece insiste a viaggiare non a norma, e viene per una seconda volta fermato dalle Forze dell’ordine, subisce un’altra multa: 85 euro e taglio di 3 punti della patente. È chiaro che vale l’identico ragionamento fatto dopo la prima multa: per circolare, ci si deve dotare delle dotazioni invernali. In generale, si tenga presente quanto stabilisce l’articolo 192 del Codice della Strada: le Forze dell’ordine possono “ordinare di non proseguire la marcia al conducente di un veicolo, qualora i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione o i pneumatici presentino difetti o irregolarità tali da determinare grave pericolo per la propria e altrui sicurezza, tenuto anche conto delle condizioni atmosferiche o della strada”.


3 – Incidente con lesioni fisiche: attenzione. Il caso da analizzare è semplice e al contempo inquietante: chi non rispetta l’obbligo di dotazioni invernali e causa un incidente con ferite all’altro guidatore (oppure a un pedone o a qualsiasi altro utente della strada) guaribili in oltre 40 giorni, può essere processato per il reato di omicidio e lesioni stradali. Anzitutto, il Prefetto dispone il ritiro immediato della patente; dopodiché, sarà il giudice a valutare se sospendere la licenza di guida fino a 5 anni.


Incidente: il malus Rca è certo
C’è infine un terzo motivo per dotarsi di pneumatici invernali o catene da neve lì dove obbligatorio: prevenire gli incidenti per tutelare la polizza Rc auto. Infatti, qualora si causi un sinistro, la propria compagnia risarcisce i danni all’altro guidatore; e alla scadenza della Rca annuale, scatterà il malus, col peggioramento della classe di merito e un aumento tariffario pesantissimo. E, se si presta la vettura, il discorso non cambia: il proprietario del mezzo subirà il rincaro della tariffa Rca in caso di incidente.